Il mal di schiena e l’uomo a pezzettini!
L’idea di questo articolo nasce dalle frasi dei pazienti che arrivano da me il primo giorno:
“ho dolore al collo”
“ho un problema alla lombare”
e dalle loro osservazioni nel momento in cui valuto complessivamente la loro postura e, quindi, anche altre zone della loro schiena e del loro corpo:
” a me fa male il collo, non la schiena!”
” che cosa c’entrano il bacino, le gambe, i piedi, con il mio mal di schiena?”
Questo significa che siamo abituati a pensare alla nostra schiena e più in generale al nostro corpo, come ad un insieme di pezzi separati tra di loro, isolati!
Se un pezzo fa male, inizia un iter fatto di visite ed esami per trovare la causa in quella specifica zona, e tutta una serie di cure circoscritte a quel pezzo di schiena! Ma spesso non si trova una soluzione e la situazione non cambia! Perchè?
La nostra schiena è un elemento unico ed indivisibile, dalla base della testa alla punta del coccige! Agisce come un’unica struttura! Se c’è un problema in una punto della schiena, tutta la schiena è in disequilibrio!
Spesso il sintomo in una zona non deriva da un problema di quella zona! Quel tratto è semplicemente il punto in cui si scarica il problema, ma la causa va ricercata altrove! Ecco perchè una seria valutazione non può includere solo la parte dolente, ma deve considerare tutta la schiena!
Per le stesse ragioni, un trattamento mirato ad una singola area sarà incompleto e quindi inefficace! Anche se il sintomo diminuisce, non si può parlare di guarigione. Il nostro cervello, infatti, trasferisce il problema altrove, attraverso un meccanismo chiamato “compenso“!
Ecco, quindi, che anche il ragionamento rispetto all’unità della schiena appare limitato! La schiena è collegata alla testa, al torace, alle braccia, alle gambe, persino agli organi interni..
La vita, ogni nostro movimento, ogni funzione del nostro organismo, è possibile solo perchè tutte le parti del nostro corpo lavorano insieme, in modo sinergico, sincronizzato!
Ogni parte ha un preciso compito, che svolge in perfetta armonia e complementarietà con le altre parti del tutto! Lo squilibrio di una parte del corpo determina uno squilibrio globale!
Ma c’è di più!
Il nostro corpo è intimamente connesso con le nostre emozioni e i nostri pensieri! È legato con il nostro modo di relazionarci con noi stessi e con il mondo esterno, a come reagiamo agli stimoli e alle situazioni, a ciò che pensiamo e diciamo, persino a ciò che neghiamo a noi stessi e non diciamo!
Tutti sappiamo che lo stress produce malattia sul piano fisico. Pochi sanno che la malattia del corpo può essere prodotta da una mente troppo attiva, che produce troppi pensieri ed un certo tipo di pensieri, o da un’emozione, esasperata o non vissuta!
Anche il mal di schiena!
Esiste poi un ulteriore livello di interazione con il nostro corpo, che in realtà è alla base di tutto: il nostro sistema sottile! Il sistema sottile è il nostro piano energetico, la nostra linfa vitale!
Noi siamo energia pura, che entra in contatto ed interagisce con l’energia delle altre persone e di tutto ciò che ci circonda! Se il sistema sottile di una persona è “pulito” e fluisce armoniosamente, il corpo e il piano pisco-emozionale della persona vengono sostenuti positivamente. Se il sistema sottile presenta dei blocchi, che non vengono “puliti”, il corpo può ammalarsi!
Tutto questo per dire che se vuoi stare bene devi iniziare a pensarti , a percepirti come un tutt’uno!
Per creare benessere e salute è necessario un cambiamento radicale di prospettiva nell’approccio terapeutico, da una visione a compartimenti stagni ad una visione olistica!
Un mal di schiena può dipendere da mille fattori, che una Rx che non mostra e che un farmaco non cura!
Per questo, ogni mal di schiena è diverso!
Ecco perchè ritengo inaccettabile e non etico che una diagnosi venga formulata in 5 minuti di visita, e che il risultato sia la prescrizione di un farmaco, uguale per tutti!
Significa annullare la concezione dell’uomo come INDIVIDUO!
Non voglio dire che il medico debba diventare uno psicologo o un guru, ma deve dedicare tempo e attenzione alla persona che ha di fronte, basando la sua missione di cura su due concetti fondamentali, imprescindibili:
-
l’individualità
-
la globalità dell’essere umano
Senza di essi , la sua attività non è altro che una sterile ripetizione di azioni senza senso, talvolta persino più dannose di una patologia!
Commenti (6)
Sergio
18 Agosto 201418 Agosto 2014
teresina arena
19 Agosto 201426 Agosto 2014
Pardo Elvira
28 Gennaio 2019Barbara Corrieri
9 Febbraio 2019