Il nuoto fa davvero bene in caso di mal di schiena?
Ti è mai capitato di essere visitato per un episodio di mal di schiena e di sentirti dire : “Faccia nuoto!”?
Questo consiglio rientra in un vecchio concetto di cura del mal di schiena, in cui il nuoto viene considerato a tutti gli effetti un trattamento in grado di riequilibrare la postura, di curare protrusioni o ernie del disco, addirittura correggere deformità della colonna, come la scoliosi!
In realtà, ormai da tempo, questo approccio è stato sconfessato da studi scientifici , i quali dimostrano inequivocabilmente che per queste problematiche il nuoto è inefficace e addirittura controindicato!
E allora perché viene proposto?
Per una falsa credenza sul mal di schiena e sugli squilibri posturali, che sarebbero causati da un’insufficienza dei muscoli della schiena; muscoli deboli che non sarebbero in grado di sostenere la schiena, alterando la postura e creando uno schiacciamento delle vertebre. Secondo questa teoria, di conseguenza, i muscoli posteriori della schiena devono essere rinforzati.
E quale miglior modo del nuoto, soprattutto dello stile dorso?
In realtà, questi problemi sono causati da un eccessivo tono di questi muscoli; muscoli cioè troppo forti e spesso troppo corti che schiacciano la colonna e ne cambiando la forma. Per questa ragione non devono essere rinforzati ma allungati!
In questi casi, quindi, il nuoto, soprattutto se praticato con una frequenza elevata, potrebbe favorire la progressione della patologia, quindi un peggioramento del mal di schiena ed un’alterazione più importante della postura.
Spesso poi, insieme al nuoto non viene prescritta alcuna rieducazione, in alcuni casi viene addirittura specificato che “la riabilitazione non serve a niente!”.
Questo accade perchè molti medici sono legati ad un concetto di fisioterapia “sintomatica”, che ancora esiste ma che sul piano professionale è obsoleta : massaggi, qualche esercizio, applicazioni di macchinari (ionoforesi, diadinamica, laserterpia); terapie uguali per tutti ,che hanno un effetto temporaneo sul dolore, ma non agiscono su ciò che lo determina.
Davvero pochi di loro sanno che oggi la riabilitazione si è evoluta, va alla causa del problema ed offre trattamenti di alta specializzazione.
La cosa più sorprendente è che questa mancanza di conoscenza non riguarda solo molti medici generici o specialisti che non si occupano di riabilitazione ( ortopedici, neurologi, ecc), ma anche molti fisiatri, ovvero i medici specialisti della riabilitazione, che però di fatto conoscono molto poco della nostra evoluzione professionale, delle nuove tecniche e specializzazioni, dei risultati che si possono raggiungere lavorando in modo diverso da quello “tradizionale”.
Paradossalmente, questa antica scuola di pensiero è condivisa anche da alcuni colleghi fisioterapisti, evidentemente rimasti fermi ad una formazione professionale di tipo scolastico.
Questo fa sì che il nuoto ancora oggi sia tra i consigli più gettonati di vari professionisti, facendo perdere tempo al paziente , spesso con conseguenze negative sul suo mal di schiena..
Questo non significa che io sia contraria al nuoto in assoluto.
Il nuoto è uno sport nobile, completo, che ha un grande valore nello sviluppo psico-fisico della persona.
È uno sport aerobico, che consente cioè un aumento progressivo dell’attività cardio-polmonare ed è quindi un ottimo allenamento.
Grazie all’immersione in acqua, “alleggerisce” il peso corporeo e consente di muovere le articolazioni con un impatto minore rispetto all’esterno.
Determina un aumento del tono muscolare.
Favorisce la coordinazione tra le varie parti del corpo.
Consente di scaricare tutte le tensioni emotive attraverso il movimento ed il contatto con l’acqua.
Per queste ragioni, è un’ottima attività fisica ed è indicato per persone di qualunque età.
E’ consigliato in tutti i problemi di movimento legati a problematiche ortopediche (artrosi, esiti di interventi chirurgici, ecc) o patologie neurologiche ( problemi di coordinazione, equilibrio , ecc) come supporto alla riabilitazione e non in sostituzione di essa.
Ma è sconsigliato in caso di problemi alla colonna vertebrale, ad esempio squilibri posturali, in particolare in presenza di scoliosi, schiacciamento dei dischi intervertebrali, protrusioni o ernie discali, soprattutto in fase acuta (cioè quando c’è il dolore),
Se hai mal di schiena e ti consigliano il nuoto senza ulteriori indicazioni, è importante che tu sappia che non non ti stanno proponendo una cura, ma un’attività fisica che non ha alcun valore terapeutico e potrebbe peggiorare il tuo problema.
Il mio consiglio è di sospendere temporaneamente qualunque sport, fino a quando non verrà identiifcata la causa del tuo mal di schiena e non verrà impostato un adeguato percorso riabilitativo, in cui l’attività fisica verrà inserita al momento giusto, con la giusta gradualità e con le opportune indicazioni.
E’ capitato anche a te? Condividi la tua esperienza!
ciao , ho un ernia L4-L5 e tutti i medici sentiti mi hanno consigliato il nuoto .
Io praticavo pugilato e palestra ( pesi ) .
ciao
Ciao Vito, come ho scritto nell’articolo il nuoto è sempre controindicato in caso di mal di schiena, a maggior ragione in caso di ernia del disco, poichè il rinforzo della muscolatura posteriore e il gesto atletico nei vari stili inducono un peggioramento della lesione. Ti consiglio di sospendere qualsiasi attività sportiva fino a quando non avrai risolto la discopatia, poi potrai riprendere gradualmente gli allenamenti seguendo le indicazioni del tuo fisioterapista. In bocca al lupo.
Credo che la mia esperienza si avvicini a quanto da te descritto. A 36 anni mi hanno riscontrato due ernie lombari ed una protusione. Mi è stato consigliato di fare attività fisica, tra cui Pilates. Dopo 11 anni di questa attività, ora ho 48 anni, mi ritrovo con due dischi disidratati e di dimensioni ridotte, un’ernia sacrale e due protusioni. Artrosi e spondolisi. È vero che faccio anche una terribile vita di ufficio, ma credevo che con il Pilates potessi compensare o prevenire ulteriori danni. A questo punto non so cosa fare, soprattutto temo per il mio futuro, con una colonna messa così male il dolore ora è lombare e avverto forte bruciore alle anche. Spero puoi darmi qualche consiglio. Grazie. Saluti e complimenti per il tuo lavoro.
Ciao Carmen, grazie per il tuo apprezzamento! La tua storia riflette esattamente il percorso di quasi tutti coloro che soffrono di mal di schiena che vengono lasciati a loro stessi con indicazioni inutili sul piano della cura e spesso dannose. In caso di mal di schiena , ed in particolare di discopatie, è necessario sospendere qualunque attività fisica che potrebbe peggiorare la situazione. In particolare , attività come il Pilates, che vengono sponsorizzate come terapeutiche per il mal di schiena, in caso di ernie del disco producono un aumento della lesione. Ricordo che vengono svolte da figure non sanitarie non abilitate al trattamento del mal di schiena o di altri squilibri postuarali, che sono di competenza del fisioterapista. Quindi il primo consiglio è di sospendere queste attività e di rivolgerti ad un fisioterapista che abbia una specializzazione certificata nel trattamento delle discopatie ed un’esperienza clinica quotidiana su queste patologie, altrimenti corri il rischio di essere sottoposte a terapie ormai superate o non specialistiche, che non avranno un buon esito. Infine, avendo un problema di disidratazione discale, è opportuno che venga valutata la tua dieta ( acqua e alimentazione) e il tuo stile di vita, per andare a trovare le cause delle tue ernie e trovare una soluzione. Le ernie del disco possono guarire, a patto che vengano trattate da chi sa e può farlo, in tempi ragionevoli ( cioè non dopo 10/15 anni dalla diagnosi) e con la partecipazione attiva quotidiana del paziente. Se lo desideri, sono disponibile a valutare insieme a te la tua situazione clinica, per darti consigli ed indicazioni più mirate, sia a studio che a distanza. Puoi trovare tutte le indicazioni sul sito. In bocca al lupo
Barbara buonasera,
innanzitutto complimenti per il modo chiaro e diretto con il quale si rivolge a noi comuni mortali ignoranti.
Mi chiamo Luca, ho 33 anni e mi hanno diagnosticato una ernia l5-S1 che dopo svariati tentativi di dubbia affidabilità (massaggi, medicine, cartomanti..o quasi) sto trattando con le infiltrazioni all’ozono e sembra che stia andando per il meglio.
Il mio più grande problema è l’ossessione per lo Sport, appena ho realizzato che si trattava di un’ernia al disco sono caduto in una tristezza che per poco non si è potuta chiamare depressione.
Faccio sport da sempre, fitness, palestra e quello che capita e l’idea di abbandonare lo Sport mi ha fatto subito sentir male.
Nei periodi di dolore acuto ho abbandonato l’attività fisica, ma solo in parte, in qualche modo cercavo comunque di far qualcosa che non implicasse lo sforzo della schiena, ma non sono mai stato del tutto fermo e questo conferma la mia ossessione.
Il dolore era davvero forte nei giorni più neri, addirittura due mesi fa per una settimana intera sono andato avanti ad antidolorifici e di tanto in tanto frequentavo la palestra dove incontravo i classi personal trainer che pur di gasarti ti raccontavano che con le ernie si può far tutto.
Mi sono reso conto che la mia ossessione e la superficialità di queste persone che dovrebbero insegnare ad allenarti potevano diventare un grosso problema per me e ho capito che dovevo cambiar strada.
Ho iniziato le infiltrazioni e ora sto meglio, ma la necessità di fare sport non si è calmata, devo stare in movimento e non so se il nuoto faccia davvero al caso nostro.
Pilates, Yoga, Nuoto e palestra in parte. Ne ho sentite di ogni.
Ora capisco che farle la domanda diretta: “Qual’è lo sport più adatto?” sia troppo generico, ma se sente che può darmi anche solo un consiglio lo accetto volentieri.
buon lavoro e a presto!
Ciao Luca, ti ringrazio per l’apprezzamento che mi hai espresso, che voglio ricambiare con un consiglio estremamente franco e inequivocabile.
Lo sport è importante a livello fisico e mentale, ma quando si ha un’ernia del disco bisogna interrompere immediatamente qualunque attività fisica. Non è ipotizzabile guarire da un problema simile sottoponendo il disco a sollecitazioni importanti, anche quando apparentemente non solleciti la schiena.
Se tu avessi una frattura di un osso saresti obbligato a fermarti, pena l’impossibilità di formare un callo osseo. Lo stesso discorso vale per un disco, è un tessuto diverso ma è lesionato e per di più vi è fuoriuscita di materiale dall’interno verso l’esterno ( che provoca il dolore). Quindi è fondamentale sospendere qualunque attività fisica che rende vana qualunque terapia e può determinare un peggioramento. Questo non per sempre, fino a quando non avrai risolto il problema. Per essere totalmente sincera non credo nell’ozonoterapia e nella terapia farmacologica, che hanno effetti temporanei ma non risolvono il problema. Ma questo è un altro capitolo che non è possibile aprire in questa sede. Spero che tu dia ascolto al mio consiglio, proprio per guarire prima e tornare presto a fare sport. In bocca al lupo!
Ho tre ernie del disco ho trovato giovamento con idrochinesi e nuoto … in pochi mesi ho smesso di prendere cortisone ed altri farmaci e non ho più avuto dolori di alcun genere. Certamente non tutte le tipologie di nuoto sono indicate ma la fisioterapia in acqua mi ha cambiato la vita…
Ciao Cristina, la fisioterapia in acqua è una forma di riabilitazione, che trova indicazione in alcuni casi. Il nuoto è un’attività sportiva e non ha azione terapeutica. Sono due cose diverse e non devono essere confuse.
SONO S’ACCORDISSIMO (COME DICEVA IL BARISTA CICCIONE DEL FIL IL CACCIATORE), IL NUOTO CONTRO ERNIE DEL DISCO CRONICHE O ACUTE O LISTESI CRONICHE O ACUTE ARTROSI VERTEBRALI CRONICHE O ACUTE ECCETERA, NON AIUTA A LENIRE LE SOFFERENZE. HO NUOTATO DUE ORE AL GIORNO TUTTA L’ESTATE SCORSA, SOFFRENDO UGUALMENTE DOLORI ALLA COLONNA LOMBO-SACRALE, A TAL PUNTO CHE DUE MESI FA LA STABILIZZAZIONE CON VITI E BARRE AL TITANIO …MI HA FATTO PEGGIO! SIC! UN EX NUOTATORE AGONISTA.
Caro Giorgio, mi dispiace moltissimo che tu abbia perso tempo e sia arrivato al punto di doverti operare. Purtroppo ancora oggi viene consigliato il nuoto come una terapia per le ernie del disco invece di una riabilitazione specialistica, la tua esperienza lo conferma. Il mio consiglio è di farti comunque valutare e seguire da un fisioterapista esperto per riarmonizzate la postura dopo un periodo di dolore che può aver determinato uno squilibrio posturale e compensi e per prevenire recidive. Ti auguro un grande in bocca al lupo
salve… ho l5-s1 protrusione discale causata dalla scoliosi quindi da atteggiamenti posturali non corretti… il tutto causa malocclusione mandibolare… diislivello bacino… pratico da sempre nuoto… e palestra ma in mofo leggero… nel nuoto ho eliminato rana e delfino che sono cause di problemi anche a chi non ha patologie… su lunghi periodi questi stili causano inevitabilmente tensioni muscolari che a loro volta possono causare schiacciamenti delle vertebre con comseguente fuori uscita del dis o o la sua rottura spingendo contro il nervo sciatico… come faccio allora nuoto?… prima di tutto in palestra rinforzo l’addome con ulteriori esercizi di allungamento… rinforzo i quadricipiti che permettono una maggiore stabilità… in piscina eseguo stile libero e dorso alternato… il dorso non va forzato in quanto per sua natira tende ad inarcare la schie a… meglio stile libero fatto sciolto senza scatti… gli scatti di velocità causano movimenti di rotazione della colonna bruschi e peggiorano la situazione… tutto questo serve per tenere il peso corporeo sotto controllo per evitare problemi all’intera colonna… in ogni caso lo sport deve essere terapeutico… conoscere il proprio corpo e i limiti che vengono imposti dal dolore aiuta a loro volta a peggiorarli… il nuoto da solo è controindicato… meglio abbinare esercizi in palestra su coordinamento di un personal trainer esperto in biomeccanica… vi sono ta ti esercizi in palestra che ancora oggi vengono eseguiti e sono usuranti per le articolazioni e i loro cuscinetti – cuffie cartilagini menischi legamenti ecc… fare sempre stratching prima e dopo… e farsi educare sui movimenti che si fanno ogni giorno anche per prendere una carta a terra… spesso si commettono errori in queste piccole azioni…
Buongiorno Vincent, in tutto il suo racconto manca un elemento fondamentale: ha dolore? se la risposta è NO può anche continuare su questa linea ( non so se auto-referenziale o consigliata da professionisti), anche se a mio avviso le problematiche posturali dal lei descritte con associata discopatia andrebbero affrontate con un approccio riabilitativo e non sportivo. Se la risposta è Sì il mio parere, non richiesto ma d’obbligo, essendo un commento pubblico sotto un mio articolo che pone dei punti fermi imprescindibili nella gestione delle problematiche della colonna, è che il nuoto sia CONTROINDICATO, senza se e senza ma, anche con limitazioni o accorgimenti. Conoscere il proprio corpo, le proprie potenzialità ed i propri limiti è fondamentale, ma attenzione a non pensare di sapere tutto rispetto a come funzioniamo e di cosa abbiamo bisogno o di giustificare modifiche per assecondare la propria passione nei confronti di questo o di altri sport. Curare una schiena in disequilibrio è una cosa seria, richiede un approccio individuale attraverso una riabilitazione specialistica. Di questo commento apprezzo la consapevolezza del proprio corpo, fattore determinante in un percorso di cura, ma devo ribadire che il nuoto non è uno strumento terapeutico, ed anzi può peggiorare la situazione, non solo a livello della colonna. Pertanto in caso di squilibri importanti della postura e/o di dolore deve essere sospeso fino alla risoluzione dell’evento acuto al riequilibrio posturale. Un caro saluto e in bocca al lupo!
Buongiorno
Ho un’ernia l5-s1, cosa ne pensa dell’uso della bicicletta e a camminare(trekking leggero)?
Grazie
Buongiorno Andrea, in caso di ernia del disco, cioè una lesione a tutti gli effetti del disco, è importante non sovraccaricare la zona lombare . E per sovraccarico non si intendono solo sforzi e pesi, ma anche posizioni prolungate in flessione e attività intense. Per questa ragione, soprattutto se ci sono sintomi, le sconsiglio la bicicletta ( soprattutto la mountain bike, che impone un abbassamento importante del busto), mentre per il trekking dipende dalla durata, dal tipo di percorso e soprattutto dalle caratteristiche dei sintomi, che non conosco . Quindi in linea generale le consiglio di camminare rispettando la resistenza della sua schiena, ovvero fermandosi in caso di dolore.