Questo articolo è un atto dovuto, per par condicio, per chiarire che il mio non è un attacco alla classe medica, bensì a tutti coloro che si definiscono professionisti, ma sono incompetenti e superficiali. Nessuno escluso!
E purtroppo questo accade molto spesso anche tra i miei colleghi.
Prima di capire come puoi smascherare un fisioterapista non preparato (o addirittura un finto fisioterapista!), devo fare una premessa fondamentale: i fisioterapisti non sono tutti uguali!
La formazione di ogni fisioterapista è diversa, perché dopo la laurea non esiste un percorso di specializzazione codificato e preciso, come accade ad esempio per i medici! Le specializzazioni sono molteplici e vengono proposte da associazioni e docenti privati, fatta eccezione per alcuni master post-laurea organizzati dalle università. La scelta dei corsi di specializzazione è assolutamente libera e varia da fisioterapista a fisioterapista (c’è anche chi non si specializza affatto!).
Quindi, il curriculum di ogni fisioterapista è diverso!
Questo significa che un fisioterapista può andar bene per risolvere un certo tipo di problema e non per altri!
Quando devi sottoporti ad un trattamento, scegli accuratamente il fisioterapista a cui affidarti, valutando due aspetti:
Ti faccio un esempio, per chiarire il concetto: se hai il mal di schiena, non sceglierai un terapista che lavora e si è specializzato in problematiche neurologiche; se hai un bambino con una scoliosi non sceglierai un fisioterapista che lavora solo con pazienti anziani! Non perché non sia abilitato a farlo (i fisioterapisti possono trattare tutte le problematiche !), ma semplicemente perché il suo trattamento non sarà il migliore per te, sarà frutto di una formazione sul mal di schiena di tipo scolastico, non aggiornata o addirittura superata, e di un’esperienza limitata.
Se hai il mal di schiena devi scegliere un fisioterapista che abbia conseguito delle specializzazioni in questa materia ( Rieducazione Posturale Globale, Diagnosi e terapia meccanica della colonna vertebrale, Terapia manuale, Osteopatia, ecc) e che tratti il mal di schiena quotidianamente!
Detto questo, non sei comunque al riparo da rischi!
Ma come fare a capire se il tuo fisioterapista è davvero competente e professionale?
Un fisioterapista serio e preparato non mette mai le mani sul paziente senza averlo valutato, anche se il paziente arriva con una prescrizione medica. Deve prima effettuare una valutazione funzionale, che può durare anche tutta la prima seduta! Deve conoscerti in maniera approfondita, da un punto di vista che è diverso da quello medico, perché va ad indagare meglio il tuo assetto posturale, le tensioni muscolari, il tuo movimento, lo schema mentale che è alla base delle tue posture e del tuo movimento… Senza una valutazione funzionale, il fisioterapista non sa cosa deve fare!
E’ importante che tu sappia che questa è una precisa competenza del fisioterapista! Non è vero che deve fare ciò che gli viene detto dal medico specialista! Anzi, diffida da chi prende per oro colato ciò gli viene detto di fare, senza verificare o metterci del suo! Se il fisioterapista non è d’accordo su eventuali indicazioni fornite dal medico, se le ritiene non idonee su un certo paziente o addirittura controindicate, può rifiutarsi di eseguire alcune prestazioni! La responsabilità del trattamento è del fisioterapista ed è quindi colui che lo imposta! Il piano di trattamento varia da terapista a terapista, in base alle tecniche che utilizza, e deve condividerlo con te: devi essere informato su cosa farete insieme!
Nel mio articolo “I 5 punti per capire se è meglio cambiare medico” ti ho spiegato che spesso alcuni medici non vanno alla causa del tuo problema, ma rimangono fermi al sintomo, spacciandolo per diagnosi! Allo stesso modo, moltissimi fisioterapisti si fermano al trattamento dei sintomi, senza andare ad agire sulle cause del tuo dolore! Ma questa non è riabilitazione! La vera riabilitazione ricerca e rimuove la causa del tuo dolore e ti insegna a riconoscerla per non farlo tornare! Non è riabilitazione un trattamento che produce un beneficio momentaneo, come l’utilizzo di apparecchiature, il massaggio o un trattamento di chinesi di 15/20 minuti, uguale per tutti.
Il fisioterapista deve fare periodicamente il punto della situazione, per verificare l’andamento del trattamento e se è necessario modificarlo.
Se hai domande o dubbi, non esitare a chiedere al tuo fisioterapista! Se è preparato ed agisce secondo scienza e coscienza non avrà problemi a risponderti e a confrontarsi con te o con i medici che ti stanno seguendo! In caso contrario, c’è qualcosa che non va!
Un fisioterapista con una marcia in più non ti considera un oggetto che subisce passivamente il suo lavoro, ma ti mette al centro del percorso riabilitativo!
Ti rende consapevole del tuo problema, di ciò che farete insieme, dei miglioramenti, ma soprattutto ti educa: ti insegna, cioè, cosa fare e non fare per risolvere definitivamente il tuo problema, mantenendo nel tempo i risultati ottenuti!
Non vuole che tu dipenda da lui per il tuo benessere!
Questa parte del trattamento viene definita COUNSELING.
Talvolta, questo aspetto non è considerato prioritario da terapisti in gamba e molto preparati, semplicemente perché hanno una visione diversa del trattamento riabilitativo.
Personalmente lo ritengo un approccio vincente nel tempo alle problematiche posturali e della schiena in particolare.